Chirurgia del Seno: Mastoplastica Additiva o Mastopessi?

Chirurgia del Seno: Mastoplastica Additiva o Mastopessi?

Quante volte, soffermandovi sulla vostra immagine riflessa nello specchio, avete immaginato di possedere una taglia in più o un seno più piccolo e simmetrico? Per realizzare i vostri desideri basterà affidarsi allo specialista in chirurgia del seno che saprà guidarvi nel percorso più adatto alla vostra esigenza. Nelle mani di un buon medico, infatti, il seno rifatto non si nota, è discreto, naturale, di buon gusto come la professionalità del chirurgo che lo ha modellato e la soddisfazione della paziente che lo porterà con disinvoltura. L’obiettivo è sentirsi a proprio agio, riconoscersi in un corpo che si sente proprio e amarsi di più. In una società che insegue ossessivamente la perfezione, non è inutile dire che parliamo sempre di un intervento di chirurgia estetica, quindi di una sala operatoria, di anestesia e di un impianto che nell’arco di una quindicina di anni potrebbe richiedere una sostituzione. Sfatati i dubbi di rito, quando si ha la decisione in pugno, non resta che affidarsi ai consigli dell’esperto.  

MASTOPLASTICA ADDITIVA E MASTOPESSI: QUALI SONO LE DIFFERENZE?

Lo scenario medico offre diverse possibilità di intervento: mastoplastica additiva, riduttiva e mastopessi. La prima prevede l’inserimento di protesi e permette di aumentare la taglia del seno, rendendolo più definito, rotondo e voluminoso. La mastoplastica riduttiva viene al contrario consigliata nel caso di gigantomastie o seni molto grandi.

La mastopessi, anche chiamata lifting del seno, mira a risollevare la caduta del seno verso il basso, meglio conosciuta come ptosi mammaria, correggendo inestetismi e donando un aspetto complessivamente più giovanile al seno che ritrova volume e pienezza. Questa è la soluzione perfetta in caso di seno molle con pelle in eccesso a causa di un repentino dimagrimento, gravidanza, allattamento o semplicemente dell’invecchiamento.. . Per chi esclude, anche dopo diversi anni, di sottoporsi ad un ulteriore intervento di chirurgia, l’unica possibilità è quella di ricorrere al proprio grasso. Con il lipofilling, infatti, questo viene prelevato dall’addome o dai fianchi, depurato, centrifugato e quindi trasferito nelle mammelle. Esiste una soluzione adatta ad ogni problematica. Quanto tempo dopo l’intervento potrò tornare ai ritmi regolari? Questa è senza dubbio una tra le domande che sentiamo ripetere più spesso in prossimità di un intervento di chirurgia plastica. In genere, la fase post operatoria ha tempi brevi e si può tornare al lavoro dopo una settimana. La regola d’oro è evitare gli sforzi fisici perché il sollevamento di pesi potrebbe causare complicanze e rallentare la guarigione. Quanto costa l’intervento? La procedura di aumento del seno con protesi ha un costo legato a una serie di variabili che determinano la qualità dell’intervento stesso. Ogni caso è diverso, dunque non resta che chiedere un preventivo.

Cosa scegliere tra mastoplastica additiva e mastopessi? 
Nessuna amica saprà offrirvi consigli più appropriati di quelli di un esperto. Una visita specialistica per valutare la situazione individuale, fissare insieme gli obiettivi e deciderete quale intervento fa più al caso vostro, è il primo passo da compiere. 

Dubbi, pregiudizi e falsi miti sull’argomento mastoplastica possono essere fugati solo rivolgendosi ad una figura altamente qualificata. Il corpo è la casa in cui abiterete per sempre e sentirsi degli estranei in casa propria non è contemplato