Mastoplastica, quale tipologia di protesi scegliere?

Mastoplastica, quale tipologia di protesi scegliere?

Quando si sceglie di sottoporsi ad un intervento di mastoplastica additiva, la prima decisione da prendere riguarda la misura e la tipologia delle protesi. Ma come fare la scelta giusta per ottenere il risultato sognato da una vita? Provare una profonda fiducia nel proprio chirurgo è fondamentale, perché solo lui potrà offrire il suggerimento più adatto.


Per ottenere il risultato sperato, infatti, paziente ed esperto dovranno scegliere insieme il percorso da seguire.

Guida alla scelta della protesi
La maggior parte delle donne desidera un seno più voluminoso e turgido, ma naturale. Per ottenere questo obiettivo, la protesi deve essere proporzionata rispetto alle condizioni fisiche di partenza. E parlando di forma, quale bisogna preferire? Rotonde o anatomiche? Le prime, avendo solo un fronte e un retro, non necessitano di particolari attenzioni durante l’inserimento. Le anatomiche, comunemente definite ‘a goccia’, oltre a possedere un avanti e dietro, hanno anche un profilo basso e un profilo alto.

Spesso si tende a pensare che le protesi a goccia siano in assoluto sinonimo di naturalezza, ma questa legge può venir meno per alcune donne. Ogni caso è a sé. “Non fare paragoni”, dunque, resta la regola d’oro. Non è raro che le pazienti chiedano al chirurgo di avere un seno come quello di una nota showgirl o di un’attrice. Ciò che bisogna assecondare, tuttavia, non è la moda del momento, ma la propria femminilità e le caratteristiche corporee del tutto individuali. Un seno molto voluminoso, sul corpo di una donna minuta, potrebbe ad esempio causare problemi di postura e alla colonna vertebrale.

Per limitare il margine d’errore, la tecnologia oggi permette di prevedere il risultato, grazie alle simulazioni effettuate con appositi software o con tecniche che consentono di indossare le protesi per vedere “che effetto fa”. La prova pratica sfaterà i dubbi e le perplessità che il paziente ha raccolto navigando in rete, dove si dice tutto e il contrario di tutto. Non bisogna dunque “scegliere” preventivamente le protesi sulla base di altre esperienze, ma affidarsi al chirurgo.

E se parlassimo di materiali, quanto ne sapete? Attualmente esistono quattro tipi di protesi: con soluzione salina, con gel di silicone, a laccio e a base di tessuto. Le più usate in assoluto sono quelle a base di gel di silicone che, possedendo gradi di coesività differenti, rende la protesi più o meno dura in base alle richieste del paziente. Capitolo a parte per le tante marche che oggi occupano il mercato della mastoplastica additiva.

Esistono svariati produttori che mettono a disposizione del paziente diverse misure con caratteristiche specifiche e, al contempo, esistono molti enti, a carattere nazionale e europeo, che si occupano del monitoraggio della qualità delle protesi. ‘Garanzia’ è la parola d’ordine del XXI secolo, un intervento di mastoplastica non sarà per sempre, ma ci va vicino.

Se desideri conoscere il tipo di protesi più adatto al tuo caso, il chirurgo plastico Valerio De Santis potrà indicarti la soluzione più indicata per ottenere l'effetto più naturale e la massima sicurezza e durata nel tempo.

Hai bisogno di più informazioni su tutti gli interventi? Contatta la segreteria al numero 39 392 961 84 34